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Otorinolaringoiatra e Chirurgo della Tiroide, riceve a Milano e Bergamo

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Trattamento, follow-up e prognosi del carcinoma midollare della tiroide

  • Immagine del redattore: Diego Barbieri
    Diego Barbieri
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il trattamento principale del carcinoma midollare della tiroide è chirurgico. La procedura standard prevede una tiroidectomia totale, ovvero la rimozione completa della ghiandola tiroidea. In presenza di linfonodi clinicamente sospetti o di livelli di calcitonina elevati che suggeriscano malattia metastatica, è indicata anche una dissezione linfonodale del compartimento centrale (VI livello) e, in molti casi, dei compartimenti laterali (livelli II-V).


Trattamento, follow-up e prognosi del carcinoma midollare della tiroide

A differenza degli altri tumori tiroidei, il CMT non capta lo iodio radioattivo. Per questo motivo, la terapia radiometabolica non è efficace e non viene utilizzata.


Nei casi avanzati, con malattia metastatica non operabile o recidivante, sono oggi disponibili terapie mirate:

  • Inibitori delle tirosin-chinasi multikinase (es. vandetanib e cabozantinib)

  • Inibitori selettivi del RET (es. selpercatinib e pralsetinib) nei pazienti con mutazioni RET identificate


Il follow-up del CMT è fondamentale e si basa su:

  • Monitoraggio periodico dei livelli di calcitonina e CEA.

  • Imaging (ecografia del collo, TC, RMN o PET-TC) in base al sospetto clinico o alla progressione biochimica.


Un paziente operato con calcitonina indosabile ha un’ottima prognosi. Al contrario, la persistenza o la ricomparsa della calcitonina nel tempo può indicare una recidiva o la presenza di malattia metastatica residua.


La prognosi dipende da vari fattori:

  • Stadio al momento della diagnosi (localizzato vs metastatico)

  • Livello preoperatorio di calcitonina

  • Età del paziente

  • Presenza di mutazioni ad alta aggressività (es. RET codone 918)


Nei casi familiari, l’identificazione precoce tramite screening genetico consente l’intervento chirurgico profilattico o precoce, migliorando sensibilmente gli esiti a lungo termine.


In conclusione, il carcinoma midollare è un tumore raro ma ben riconoscibile, con strumenti diagnostici e terapeutici dedicati. La collaborazione tra paziente, endocrinologo, genetista e chirurgo è essenziale per garantire un percorso di cura personalizzato e sicuro.


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𝐃𝐫. 𝐃𝐢𝐞𝐠𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐢𝐞𝐫𝐢, 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐝 𝐎𝐑𝐋


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