Trattamento chirurgico del carcinoma papillare della tiroide
- Diego Barbieri
- 18 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Il carcinoma papillare rappresenta la neoplasia tiroidea differenziata più frequente, con prognosi generalmente favorevole. Il trattamento di prima linea è chirurgico, ma la tipologia di intervento deve essere personalizzata in base al profilo di rischio del paziente e alle caratteristiche biologiche della neoplasia.

Lobectomia: indicazioni nei casi a basso rischio
La lobectomia tiroidea è indicata nei pazienti a basso rischio, ovvero in presenza di:
nodulo unico, inferiore a 4 cm,
assenza di estensione extratiroidea clinica o radiologica,
quadro cN0, senza evidenza di linfonodi patologici,
assenza di fattori di rischio aggiuntivi (esposizione a radiazioni, familiarità, istotipi aggressivi).
Questa opzione può evitare la necessità di terapia sostitutiva con levotiroxina a vita, ed è sufficiente nel garantire il controllo oncologico in un’ampia quota di pazienti con PTC confinato e biologicamente indolente.
Tiroidectomia totale: quando è raccomandata
La tiroidectomia totale è indicata nei seguenti scenari:
tumori > 4 cm,
neoplasie multifocali o bilaterali,
presenza di estensione extratiroidea (T3b–T4),
sospetto o conferma di linfonodi metastatici (cN1),
istotipi a comportamento aggressivo (es. tall cell, hobnail, sclerosing),
necessità prevista di terapia radiometabolica post-operatoria.
In tali contesti, l’asportazione completa della ghiandola consente un più efficace follow-up tramite tireoglobulina e facilita l’impiego dello I-131 nei pazienti candidabili.
Svuotamento linfonodale del compartimento centrale (VI)
Lo svuotamento linfonodale centrale può essere:
profilattico: indicato nei tumori localmente avanzati (T3b–T4), anche in assenza di linfonodi clinicamente sospetti, per l’elevata incidenza di micro-metastasi occulte in questa sede;
terapeutico: obbligatorio in presenza di linfonodi centrali sospetti all’imaging, alla palpazione o positivi alla citologia (cN1a).
Svuotamento laterocervicale: solo in caso di malattia clinica
Lo svuotamento laterocervicale (compartimenti II–V) è riservato ai pazienti con coinvolgimento linfonodale laterale clinicamente evidente (cN1b), diagnosticato mediante ecografia, citologia o esame intraoperatorio. Non vi è indicazione allo svuotamento laterale profilattico nei pazienti cN0, per l’assenza di beneficio in termini prognostici e l’aumentato rischio di complicanze.
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𝐃𝐫. 𝐃𝐢𝐞𝐠𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐢𝐞𝐫𝐢, 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐝 𝐎𝐑𝐋
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