Cosa significa un agoaspirato TIR 4 o TIR 5?
- Diego Barbieri
- 11 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
Quando il referto dell’agoaspirato tiroideo riporta la classificazione TIR 4 o TIR 5, ci troviamo in una situazione in cui il sospetto di malignità è concreto. Queste due categorie della classificazione SIAPEC/SIE 2014 corrispondono a livelli di rischio elevati e richiedono una gestione chirurgica nella quasi totalità dei casi.
Vediamoli nel dettaglio.

TIR 4 – Sospetto per malignità
Il risultato TIR 4 indica che le cellule osservate al microscopio presentano caratteristiche compatibili con un carcinoma tiroideo, ma non sono sufficienti per una diagnosi certa.
La categoria include quadri citologici molto suggestivi, ma che non soddisfano tutti i criteri diagnostici per essere classificati come TIR 5 (malignità conclamata).
Le alterazioni cellulari più frequenti in un TIR 4 sono:
Nuclei allungati, con incisure e cromatina dispersa (tipici del carcinoma papillare)
Irregolarità nucleari
Architettura disorganizzata
Il rischio di malignità stimato in un TIR 4 è prossimo all’80%.
Come si gestisce un TIR 4?
In presenza di un TIR 4, la strategia più comune è la chirurgia
La decisione viene sempre personalizzata, tenendo conto di:
Età e condizioni generali del paziente
Storia clinica e familiarità
Aspetto ecografico del nodulo
Presenza di linfonodi sospetti o segni di estensione extra-tiroidea
TIR 5 – Malignità certa
Il referto TIR 5 corrisponde alla diagnosi citologica di carcinoma tiroideo. In questi casi, le cellule prelevate presentano tutti i criteri morfologici compatibili con un tumore maligno, in particolare con il carcinoma papillare della tiroide, che è il tipo più frequente.
Tra le caratteristiche citologiche tipiche di un TIR 5 troviamo:
Nuclei a vetro smerigliato
Nuclei con incisure e pseudoinclusioni
Papille e strutture tridimensionali cellulari
Il rischio di malignità è superiore al 95%, e in pratica la diagnosi citologica coincide con quella definitiva.
Come si gestisce un TIR 5?
La gestione di un TIR 5 è chirurgica. La scelta chirurgica è influenzata dalle caratteristiche del nodulo (dimensioni), della presenza di linfonodi sospetti o meno, dalla presenza di altri noduli e dalle caratteristiche generali del paziente.
In alcuni casi selezionati, la chirurgia può essere seguita da terapia radiometabolica con iodio 131, in base all’esame istologico e alla stadiazione definitiva.
Un messaggio per il paziente
Ricevere un referto TIR 4 o TIR 5 può generare comprensibile preoccupazione, ma è importante sapere che:
La stragrande maggioranza dei carcinomi tiroidei ha un’evoluzione favorevole
Le cure sono ben definite e standardizzate
In mani esperte, la chirurgia tiroidea è sicura ed efficace
Il percorso viene sempre condiviso con un team multidisciplinare, che include chirurgo, endocrinologo, anatomo-patologo e, se necessario, medico nucleare.
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𝐃𝐫. 𝐃𝐢𝐞𝐠𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐢𝐞𝐫𝐢, 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐝 𝐎𝐑𝐋
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