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Otorinolaringoiatra e Chirurgo della Tiroide, riceve a Milano e Bergamo

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Cosa significa un agoaspirato TIR 3A o TIR 3B?

  • Immagine del redattore: Diego Barbieri
    Diego Barbieri
  • 27 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Le categorie TIR 3A e TIR 3B rappresentano due possibili risultati indeterminati dell’agoaspirato tiroideo. Si tratta di referti che indicano lesioni follicolari di significato incerto, cioè situazioni in cui non è possibile distinguere con certezza se il nodulo sia benigno o maligno solo sulla base dell’esame citologico.


Queste due sottocategorie sono state introdotte per affinare la gestione clinica e ridurre interventi chirurgici non necessari.


Cosa significa un agoaspirato TIR 3A o TIR 3B?

TIR 3A – Atipie di incerto significato (AUS)

Un referto TIR 3A indica la presenza di alterazioni citologiche lievi o non specifiche, che non bastano per sospettare una neoplasia, ma che non consentono nemmeno di definire il nodulo completamente benigno.


Questo risultato può dipendere da:

  • Cellule follicolari lievemente atipiche

  • Modificazioni legate a infiammazione cronica (tiroidite)

  • Artefatti tecnici nel preparato


Il rischio di malignità in un TIR 3A è relativamente basso (circa 5-15%).


Come si gestisce un TIR 3A?

La gestione dipende dal contesto clinico ed ecografico:


Se il nodulo ha caratteristiche ecografiche benigne, spesso si sceglie di ripetere l’agoaspirato dopo 3-6 mesi.

In presenza di fattori di rischio (età, familiarità, crescita del nodulo), o se l’ecografia è sospetta, si può considerare l’intervento chirurgico.

La maggior parte dei TIR 3A si rivela benigna all’esame istologico definitivo.


TIR 3B – Lesione follicolare (neoplasia follicolare sospetta)

Il referto TIR 3B indica una lesione follicolare vera e propria, in cui le cellule presentano aspetti più ordinati e suggestivi di una possibile neoplasia. Tuttavia, la citologia non permette di distinguere tra adenoma benigno e carcinoma follicolare, perché la diagnosi definitiva richiede l’osservazione dei margini capsulari e vascolari, cosa possibile solo all’esame istologico dopo l’asportazione chirurgica.


Il rischio di malignità in un TIR 3B è più elevato, stimato tra il 15% e il 30%.


Come si gestisce un TIR 3B?

Nella maggior parte dei casi, il nodulo viene trattato chirurgicamente: verrà rimossa metà o tutta la tiroide in base alla presenza o meno di altri noduli ono o controlaterali, la dimensione del nodulo e la volontà del paziente.


L’esame istologico successivo chiarirà se si tratta di:

  • Adenoma follicolare benigno

  • Carcinoma follicolare

  • Neoplasia follicolare non invasiva (NIFTP) – forma a basso rischio con comportamento indolente


In sintesi:

TIR 3A = atipie lievi, rischio basso → si valuta tra ripetizione FNA e follow-up

TIR 3B = sospetto neoplasia follicolare → spesso indicata la chirurgia

Le categorie TIR 3 richiedono un approccio personalizzato e multidisciplinare, che tenga conto di ecografia, clinica, preferenze del paziente e rischio operatorio.

In mani esperte, consentono di evitare sia sovratrattamenti che ritardi diagnostici.


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𝐃𝐫. 𝐃𝐢𝐞𝐠𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐢𝐞𝐫𝐢, 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐝 𝐎𝐑𝐋


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