FESS: come prepararsi all’intervento e cosa aspettarsi dopo
- Diego Barbieri
- 20 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Prima dell’intervento di FESS: preparazione e indicazioni
La chirurgia endoscopica dei seni paranasali (FESS) è un intervento programmato, che richiede una valutazione accurata prima dell’operazione, per garantire la massima sicurezza e il miglior risultato possibile.

1. Visita specialistica ORL e imaging
Endoscopia nasale diagnostica
TAC dei seni paranasali (gold standard): serve per identificare esattamente le aree da trattare e per pianificare l'intervento in modo personalizzato
2. Terapia medica preoperatoria (quando indicata)
In alcuni casi, soprattutto in presenza di poliposi o forte infiammazione mucosale, lo specialista può prescrivere:
Cortisonici nasali o sistemici per ridurre l’edema e migliorare la visibilità intraoperatoria
Lavaggi nasali quotidiani con soluzione salina
Antibiotici solo se presente una sovrainfezione acuta batterica
Antistaminici se coesistono sintomi allergici
Questa fase può durare da 7 a 14 giorni prima dell’intervento, e aiuta anche a valutare la risposta alla terapia medica (criterio diagnostico e prognostico).
3. Esami preoperatori standard
Esami del sangue (emocromo, coagulazione, elettroliti)
Elettrocardiogramma
Valutazione anestesiologica (soprattutto se in anestesia generale)
4. Alcune raccomandazioni pratiche
Sospendere eventuali farmaci antiaggreganti o anticoagulanti se non strettamente necessari (in accordo con cardiologo o medico curante)
Evitare il fumo (che rallenta la guarigione)
Digiuno dalla sera prima dell’intervento
Dopo l’intervento: cosa aspettarsi nel post-operatorio
La FESS è generalmente ben tollerata e il decorso post-operatorio è rapido, ma ci sono alcune cose che il paziente deve sapere per affrontarlo al meglio.
1. Sintomi comuni nei primi giorni
Naso chiuso o "pieno": dovuto a gonfiore e croste
Secrezioni nasali anche con tracce di sangue
Mal di testa o dolore facciale leggero (trattabile con analgesici)
Riduzione dell’olfatto transitoria
Stanchezza nei primi 2-3 giorni
La maggior parte dei pazienti non avverte dolore importante, e può riprendere la normale attività lavorativa in 5-7 giorni.
2. Cosa NON aspettarsi
Tamponi nasali: di norma non vengono messi, o si usano materiali riassorbibili
Cicatrici: l’intervento è completamente endoscopico, quindi non visibile all’esterno
Cura post-operatoria: fondamentale per il risultato
Il successo a lungo termine della FESS dipende molto dalla terapia post-operatoria, che mira a mantenere puliti i seni e a ridurre l’infiammazione residua.
Terapia consigliata:
Lavaggi nasali abbondanti (soluzione salina isotonica o ipertonica): più volte al giorno, per rimuovere croste e residui
Spray cortisonici nasali (es. mometasone, budesonide): da iniziare dopo qualche giorno, su indicazione ORL
Controlli endoscopici regolari:
Primo controllo: entro 7-10 giorni
Successivi: ogni 2-3 settimane nel primo mese, poi più diradati
In questi controlli possono essere rimosse croste o aderenze
Nei pazienti con poliposi, può essere consigliata una terapia cortisonica sistemica post-FESS, in cicli brevi, per prevenire recidive.
Cosa evitare dopo l’intervento
Non soffiarsi il naso con forza per i primi 7-10 giorni
Evitare sforzi fisici intensi, ambienti polverosi o fumo
Non esporsi a temperature estreme o a viaggi in aereo nelle prime 2 settimane
Quando contattare il medico
Dopo l'intervento, è opportuno contattare lo specialista se compaiono:
Sanguinamento abbondante e persistente
Dolore intenso che non passa con analgesici comuni
Febbre elevata (> 38°C)
Alterazioni visive o gonfiore oculare (segnale di complicanze rare)
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𝐃𝐫. 𝐃𝐢𝐞𝐠𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐢𝐞𝐫𝐢, 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐝 𝐎𝐑𝐋
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