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Dieta e reflusso gastroesofageo: cosa mangiare e cosa evitare

  • Immagine del redattore: Diego Barbieri
    Diego Barbieri
  • 19 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Perché la dieta è importante

Il reflusso gastroesofageo è una condizione in cui i succhi gastrici risalgono verso l’esofago, causando sintomi come bruciore, rigurgito acido, tosse o dolore retrosternale.

La dieta per il reflusso gioca un ruolo fondamentale: alcuni alimenti peggiorano i sintomi, altri invece proteggono la mucosa e migliorano la digestione.


Dieta e reflusso gastroesofageo: cosa mangiare e cosa evitare

Cibi da evitare con il reflusso

Alimenti e bevande che riducono la tenuta dello sfintere esofageo o aumentano l’acidità gastrica:

  • agrumi e succhi acidi (arancia, pompelmo, limone)

  • pomodoro e salse a base di pomodoro

  • bibite gassate, alcolici, caffè e tè forte

  • cioccolato e menta

  • cibi grassi e fritti

  • spezie piccanti


Cibi consigliati in caso di reflusso

Alimenti più delicati, che non stimolano eccessivamente la produzione acida:

  • verdure non acide (zucchine, carote, finocchi, broccoli)

  • frutta dolce e non acida (banane, mele mature, pere)

  • patate, riso, pasta e cereali integrali

  • pesce magro e carni bianche cotte al vapore o alla griglia

  • ⁠latticini magri come yogurt bianco e ricotta


Modalità e stile di vita

Oltre a scegliere i cibi giusti, contano molto anche come e quando si mangia:

  • frazionare i pasti (5 piccoli pasti al giorno)

  • evitare pasti abbondanti e serali troppo ricchi

  • non sdraiarsi subito dopo aver mangiato (attendere almeno 2–3 ore)


Importante bere molto ma lontano dai pasti

Anche la posizione a dormire gioca un ruolo importante:

  • sollevare la testata del letto di circa 10–15 cm se i sintomi compaiono di notte


In ultimo gioca un ruolo determinante il mantenere un peso corporeo adeguato


Conclusione

Una corretta alimentazione per il reflusso gastroesofageo, unita a uno stile di vita sano, può ridurre in modo significativo i sintomi e migliorare la qualità della vita.

In caso di disturbi persistenti, è fondamentale rivolgersi al medico per valutare eventuali terapie farmacologiche o ulteriori accertamenti.


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𝐃𝐫. 𝐃𝐢𝐞𝐠𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐢𝐞𝐫𝐢, 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐢𝐝𝐞 𝐞𝐝 𝐎𝐑𝐋


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- Centro Testa e Collo - Poliambulatorio specialistico medico-chirurgico

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